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· L’inflessione laterale che corrisponde allo spostamento sul piano frontale, · La flessione e l’estensione corrispondenti allo spostamento sul piano sagittale, · La rotazione corrispondente allo spostamento della vertebra attorno all’asse perpendicolare al piano bisecante i due piatti vertebrali. La scoliosi la più frequente è quella idiopatica che soppraviene durante l’adolescenza particolarmente, tra i 11/13 anni per le ragazze (80% delle scoliosi) e 13/15 anni per i ragazzi (il 20% delle scoliosi).
La ricerca della gibbosità puo’ e dev’essere effetuata dai genitori, i professori di sport, le infermiere… Esiste un’ottima affidabilità nelle misure cliniche, e un esame clinico attento permette di evitare la ripetizione delle lastre. Si dovrà differenziare la scoliosi strutturale dal :
Quando l’angolazione della scoliosi è inferiore ai 20°, la sua evolutività non si puo’ prevedere, l’evoluzione essendo non lineare, dobbiamo applicare le leggi del caos deterministico nello « school-screening » e nella nostra relazione col paziente e la famiglia. Una tra le particolarità della teoria del caos, è il carattere multifattoriale dell’etiologia e, se un difetto dell’articolazione temporo-mandibolare, un disturbo posturale…, possono essere l’elementino all’origine della scoliosi, non serve a nulla partire a cacciare la farfalla in Brasile per evitare il tornado in Texas, cioè che il trattamento « etiologico » della scoliosi non ha senso. Allo stesso modo il trattamento preventivo è discutabile. Come prevenire un terremoto ? La fisioterapia realizza una costruzione anti-sismica che non impedirrà il terremoto, ma ne ridurrà le conseguenze. Davanti ad ogni scoliosi di meno di 20°, la sorveglianza clinica regolare è l’elemento fondamentale soppratutto in periodo di crescita pubertare.
Aldilà di 20/25°, l’evoluzione della scoliosi in periodo di crescita vertebrale si conosce bene, ed è stata precisata dalla Dottoressa Duval-Beaupère.
Comporta l’utilizzazione di corsetti. Prima l’età di 11 anni, utilizziamo di solito il busto di Milwaukee che evita la compressione di una gabbia toracica fragile. In periodo pubertare il trattamento ortopedico Lionese, creato più di 50 anni fa, rimane fin’oggi quello più efficace. Comporta : 1 -Un tempo di riduzione con busto gessato, realizzato in un quadro speciale che permette, elongazione, derotazione, e inflessione laterale. Da più di 50 ormai questo trattamento va realizzato in ambulatorio, senza nessuna interruzione della scolarità. I vantaggi di questa riduzione sono multipli :
2 - Un tempo di contensione con ortesi polivalve tri-dimensionale regolabile (l’ortesi monococa è discutabile in periodo di crescita del bambino) Il nostro principio è di utilizzare l’ortesi la più efficace possibile, il meno tempo durante la giornata
3 - Una rieducazione adattata, di cui il protocollo dipenderà della forma anatomo radiologica della scoliosi, dei parametri clinici della scoliosi del bambino e del modello dell’ortesi. Si insiste sul proseguimento, quasi sensa limite, di un’attività sportiva regolare. Sono le correnti pieso-elettrici generate dalla muscolatura paravertebrale che favorirano la fissazione del calcio sull’osso per cosi evitare una fragilità ossea anormale all’età adulta. Dopo essere cresciuto, il corpo vertebrale aumenterà la propria resistenza e la massa ossea particolarmente tra i 16 e i 20 anni.
Lo studio statistico di oltre ai 1400 scoliosi riviste due anni dopo la rimozione dell’ortesi, permette di confermare l’efficacia di questo trattamento nella stabilizzazione della scoliosi e se il trattamento è seguito bene la chirurgia puo’ essere evitata per il 98% dei casi, per una curva inizialmente presa in carico a meno dei 45°.
Con l’aiuti di psicologici, abbiamo realizzato, un libbretto destinato ad un bambino di 12 anni, che riassume questa pagina. Si puo’ telecaricare usando il « clic » destro del « mouse ». |
Centro Europeo della Colonna Vertebrale - Lyon -Questa pagina è stata aggiornata il 20 marzo 2010
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